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Marketing Automation con Salesforce Pardot: l’email di follow-up

Feb 21, 2019 | Eventi, marketing automation, Networking

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Cosa fare dei contatti raccolti dopo aver partecipato a una fiera B2B? Non vuoi che si dimentichino di te, giusto? Realizza un’email di follow-up con Salesforce Pardot!   

 

È mercoledì e sei finalmente tornato in ufficio dopo aver partecipato ieri a un importante evento presso un enorme centro congressi. Il motivo? La presenza della tua azienda a una fiera di settore.

Certo, la tecnologia ormai ci permette di reperire qualunque tipo di informazione a suon di click, ma sappiamo bene che partecipare a una fiera B2B è il modo migliore per fare una cosa che senza spostarsi dal proprio ufficio sarebbe quasi impossibile, ovvero un po’ di networking.   

Le fiere sono il luogo ideale per ampliare le proprie conoscenze, incontrare nuovamente aziende clienti oppure referenti con i quali si aveva lavorato in passato o con i quali tuttora si collabora. Noi però vogliamo concentrarci sui nuovi contatti, coloro che un giorno potrebbero diventare a tutti gli effetti i tuoi clienti.

L’evento si è concluso, ma il tuo lavoro è appena cominciato. Cosa fare quindi dei contatti raccolti?

lead POST EVENTO

Una delle fasi più importanti arriva proprio adesso: creare un’email di follow-up con Salesforce Pardot.

>> Salesforce Pardot: cos’è perché dovresti implementarlo nella tua strategia B2B

Per follow-up si intende un’azione che ne rafforza una precedente, in questo caso l’incontro con i prospect avvenuto nel corso della fiera. Non vuoi che si dimentichino di te, giusto? Ecco cosa puoi fare per proseguire questa comunicazione:

1.     Import

Assicurati di raccogliere in un unico sistema i dati dei prospect raccolti durante la fiera. Raccolti come? Tramite i biglietti da visita? Anche, ma non solo. Tra i modi migliori che hai a disposizione per raccogliere i dati delle persone che hai incontrato ci sono: una landing page creata ad hoc per l’evento, uno scanner messo a disposizione dagli organizzatori della fiera oppure uno smartphone che, attraverso un’app dedicata, ti consentirà di scannerizzare velocemente i contatti nel tuo CRM. Supponiamo ad esempio che tu abbia usato una landing page, una volta raccolti i dati dei prospect, questi ultimi saranno automaticamente importati in Salesforce Pardot e associati a una campagna.

 

2.     Assignment

Una volta inseriti i contatti in Pardot non ti resta che assegnarli a uno user, al tuo responsabile vendite per esempio o comunque alla persona con cui i prospect hanno parlato durante la fiera così da mantenere viva la relazione precedentemente instaurata di persona.

 

3.     Drip Campaign

Ora si fa sul serio! È il momento di iniziare il processo di lead nurturing. Da dove iniziare? Potresti innanzitutto realizzare un’email dedicata in cui li ringrazi per l’interesse dimostrato fornendo al contempo contenuti extra di loro interesse: una demo, una ricerca di settore pertinente o un’offerta che li inviti a ricontattarti. Quest’ultima infatti potrebbe essere un ottimo gancio per convertire realmente i prospect che hai incontrato in clienti a tutti gli effetti. In seguito, secondo le tempistiche che ritieni opportune, invia periodicamente delle email con contenuti rilevanti e aggiornati in grado di mantenere vivo il ricordo della tua azienda.

 

4.     ROI

Come avevamo già accennato in precedenza, i prospect, una volta inseriti nel sistema, vengono associati a una campagna specifica. E sono proprio gli insight delle campagne che ti consentiranno di sapere con esattezza da dove provengono i tuoi profitti, ovvero quali sono i prospect che sono diventati clienti, ma soprattutto dove li hai incontrati. Inoltre, questo ti consentirà di selezionare con più precisione le fiere a cui partecipare e gli eventi che potrebbero potenzialmente garantirti un maggiore numero di prospect.

Continua a seguire il nostro blog per rimanere sempre aggiornato sull’universo Salesforce e in particolare sulle tematiche legate all’Email Marketing!