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Light your spark: passato, presente e futuro del Marketing

Mar 28, 2019 | Ideas, Marketing | 0 commenti

Photo on Pexels by Pixabay

Marketing. Che parolone, sembra quasi che al solo pronunciarlo buona parte dei tuoi problemi possano svanire… be’ non è proprio così. Le scintille che una corretta comunicazione può creare hanno bisogno di tanta analisi, metodo e prove tecniche.

Uno dei compiti principali del Marketing è quello di elaborare strategie finalizzate al coinvolgimento del cliente e, per coinvolgerlo, devi conoscere tutte le dinamiche che lo circondano. Una delle difficoltà maggiori che si incontrano nel lavorare in questo mondo, infatti, è proprio quella di dover essere sempre aggiornati.

Se nel Marketing tradizionale troviamo i capisaldi delle tecniche di vendita, bisogna altresì guardare incuriositi anche ad altre prospettive che si sono venute a creare nel tempo.

Quello che potresti trovare continuando a leggere queste righe potrebbe essere il tuo futuro asso nella manica, o più semplicemente un’ispirazione per una tua personal strategy futura.

1. Marketing Tradizionale

Philip Kotler, definito dai più il padre del Marketing e colui che per primo ne ha dato una definizione chiara e coincisa, spiega che il fine ultimo di questa disciplina è quello di individuare, creare e fornire un prodotto o un servizio di valore per il consumatore realizzando un profitto. Alcune di queste tecniche per la generazione di profitto riguardano la propensione all’acquisto:

lead Cross Selling

Strategia di prezzo per la quale un fornitore/rivenditore, dopo l’analisi degli acquisti dei clienti, gli proporne beni accessori o similari ma non sostitutivi che attraggono il cliente su altri prodotti così da mantenerlo interessato all’acquisto anche dopo la vendita già effettuata.

lead Up Selling

È la “versioni premium” di un servizio. È una strategia di prezzo attuata dalle aziende che, dopo aver fatto provare un prodotto con la versione base o in un periodo limitato, offrono la possibilità di migliorarlo con un pagamento o un incremento dello stesso.

2. Marketing non convenzionale

Unconventional Communication, ovvero una nuova forma di comunicazione caratterizzata dalla volontà di creare stupore e viralità dei contenuti.

lead Guerrilla Marketing

Comunicazione a basso costo e di forte impatto. L’unico modo per spiegare questo tipo di pubblicità è mostrartelo, facendo leva sulle emozioni, sull’effetto sorpresa, con vere e proprie incursioni – per riprendere un termine legato alla guerra –  improvvise e inaspettate, in grado di generare clamore e interesse.

lead Buzz Marketing

Con parola onomatopeica che richiama il suono delle api, si vuole indicare una comunicazione che nel minor tempo possibile è in grado di raggiungere il maggior numero di persone, definite in questa metafore, sciame.

lead Tribal Marketing

Si cerca di creare una “comunità”. Creare un sentiment che aggreghi il proprio target facendolo diventare una grande community, aumentandone così la fidelizzazione in maniera esponenziale.

3. Web Marketing

Tutti siamo sul web e il Marketing, ovviamente, non poteva farsi scappare questa occasione.

Anche questo filone come i precedenti ha una propria personalità, caratteristiche e tecniche specifiche. Un esempio? Le tecniche Inbound.

L’Inbound Marketing è una strategia che punta a trasformare perfetti estranei in clienti affezionati e promotori, mettendo a loro disposizione (in maniera gratuita) contenuti di qualità (blogpost, ebook o video) plasmati sui loro interessi. Così facendo l’utente sarà portato a tornare sullo stesso sito, affezionandosi al brand che l’ha aiutato a trovare quello che stava cercando.

Inoltre, strumenti classici del Web Marketing sono i Social Network. Con i social media è possibile postare, commentare, interagire con il proprio target avvicinandolo così alla propria azienda. 

4. Neuromarketing

Last but not least, il Neuromarketing: l’avanguardia del Marketing.

Tutte le analisi che si sviluppano per definire il proprio posizionamento nel mercato, il packaging o la distribuzione sugli scaffali dei negozi sono relative, l’ultima parola è del cliente. Il NeuroMarketing punta proprio ad analizzare tutti quegli aspetti emozionali e sociali legati ai comportamenti sensoriali e cognitivi del consumatore al fine di coglierne tutti gli atteggiamenti, anche i non consci, che ne influenzano le scelte. Vengono infatti svolti test a campione con strumentazioni tecniche: la visione di quali colori, elementi, profumi le varie aree del cervello sono maggiormente attivate? Con quale intensità?

Questa è solo una veloce overview delle tante tecniche usate oggi nel Marketing. Interessante, vero? Non tutti conoscono i retroscena della magia, ma tutti sono affascinati delle scintille che ne escono!

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