New Normal | Mercato ICT e Covid-19: è tempo di fare un bilancio
Con l’inizio del secondo trimestre 2021 è tempo di fare un bilancio, seppur ancora parziale, di come il mercato digitale italiano ha reagito ad uno degli anni più difficili della storia del nostro Paese e del mondo intero.
Seppur il periodo più difficile sembra essersi lasciato alle spalle (pensiamo al lungo lockdown di Marzo 2020 che aveva paralizzato l’impianto produttivo del nostro Paese), l’incertezza continua a dominare le previsioni di crescita dell’industria italiana, creando un’inevitabile frizione degli investimenti pubblici e privati.
Se da una parte la diffusione di Covid-19 e delle sue numerose varianti non sembra arrestarsi del tutto, non sono pochi i dubbi che giacciono sull’efficacia e sulle tempistiche degli interventi statali a supporto delle numerose PMI del nostro Paese. Il governo italiano ha infatti da poco presentato il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un fascicolo che racchiude tutti gli interventi di politica espansiva dove verranno impiegati i circa 300 miliardi di Euro stanziati dalla Commissione Europea, attraverso il Recovery Plan, a favore del nostro Paese.
COME HA REAGITO IL MERCATO ICT ALLA PANDEMIA?
Per comprendere al meglio il bilancio consuntivo del mercato delle tecnologie digitali (Fonte Istat e FMI), è opportuno fare un focus più generale, analizzando l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’intera produzione del nostro Paese.
Con un calo del PIL pari al circa l’8,9%, (-3,3% globale e -6,6% dell’area Euro), l’Italia appare tra le nazioni più colpite economicamente dal virus, essendo il primo paese ad aver reagito duramente alla pandemia in Europa. La recessione indotta dalla pandemia è la più grave della storia italiana contemporanea in tempo di pace.
Tuttavia, il mercato ICT ha reagito diversamente a questo trend. Infatti, pur registrando una flessione negativa, questa si attesta a solo il -0,6%. È noto a tutti che uno degli effetti provocati dalla pandemia è stato quello di imprimere una forte accelerazione al processo di digitalizzazione di ogni organizzazione: enti, università, imprese, istituzioni e cittadini. L’utilizzo delle tecnologie digitali ha rappresentato sempre più un ruolo cruciale nel limitare gli effetti dell’interruzione delle attività produttive e nel diffondere il più possibile la diffusione del lavoro da remoto.
Il mercato digitale continua ad essere un importante driver di crescita per l’economia del nostro Paese. Anche nel 2020, infatti, è cresciuta l’incidenza del mercato ICT sul PIL, che nel triennio 2017-2020 è crescita dal 4% al 4,3% (Dati Istat).
PNRR: VERSO UN NEW NORMAL SEMPRE PIU DIGITALE
Spostando l’attenzione a ciò che ci aspettiamo per i prossimi anni in termini di crescita prevista, il FMI prevede un rimbalzo dell’economia globale del 6% nel 2021, 4,4% dell’area Euro e del 4,2% in Italia. Attenzione però, lo stesso Fondo Monetario Internazionale sottolinea che tali stime sono strettamente correlate all’efficacia dei sostegni socio-fiscali emanata dal piano Biden per gli USA e dal Next Generation EU della Commissione Europea. Quest’ultimo mette a disposizione degli stati membri dell’unione europea circa 750 miliardi di Euro dal 2021 al 2026. In Italia questi investimenti si concretizzano attraverso il cosiddetto PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede investimenti fino a 222 miliardi di Euro.
Circa il 20% di tali risorse saranno destinate alla missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” che prevederà investimenti in infrastrutture per la modernizzazione delle reti di telecomunicazioni e dell’intero sistema economico, con particolare attenzione a favorire la transizione digitale delle PMI.