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You’ve Got Mail: Email Marketing al tempo del Cloud

da | Mar 11, 2020 | digital marketing, lead generation, marketing automation, Pardot | 0 commenti

Internet, 2020: un paesaggio nuovo si apre davanti a te. Cloud, tantissimi servizi che sembrano quasi sospesi. La loro consistenza in termini di hardware è tanto impalpabile quanto solida, e irrinunciabile è la loro importanza per la tua vita di tutti i giorni. E, sotto alle nuvole, il terreno mai così saldo delle relazioni personali. Sì, perché nessuno degli strumenti così innovativi che vedi di fronte a te avrebbe alcun valore senza il suo scopo primario: permetterti di creare, nutrire e valorizzare le tue relazioni con le persone, clienti, collaboratori o fornitori che siano.

Lo strumento irrinunciabile? La buona vecchia email.

L’email, posta elettronica, esiste ormai da decenni, ma col cambiare della tecnologia è cambiato anche l’uso che si fa di essa. Veloci, moderne e sempre più numerose le email sono oggi uno strumento estremamente potente non solo per veicolare un messaggio, ma per farlo in una maniera intensamente interattiva.

In particolare per il digital marketer: il cui obiettivo centrale non è tanto che il messaggio venga semplicemente recapitato, ed eventualmente compreso, ma bensì che il destinatario interagisca con esso, possibilmente seguendo un percorso, un workflow, che lo porti ad avvicinarsi sempre più al tuo brand. Una mail con un contenuto interessante e interattivo avrà molte più possibilità di creare una relazione rispetto a un’email puramente informativa, che metterà il nostro utente in una condizione di passività.

Come fare allora a usare al meglio questo strumento?

 

1. Device

È fondamentale capire da quale dispositivo il nostro destinatario leggerà il messaggio: da un computer? Da un tablet? O, come ormai sempre più frequente, da uno smartphone? La nostra email dovrà adattarsi nel template, nel tipo di immagini, nella scelta dei testi al device, ed essere fruibile e interessante per vari tipi di schermi, e per varie abitudini di lettura.

 

2. Data

L’analisi dei dati che ricaviamo dalle interazioni dei nostri destinatari può aiutare enormemente il processo di identificazione e selezione dei contenuti, dei migliori modi di accompagnare l’utente nel customer journey ma anche di abitudini e interessi che non sono immediatamente correlati al nostro brand, ma possono aiutarci a stabilire una relazione più vera e profonda.

 

3. Automation

I dati non si generano da soli. Per questo è importante il supporto di tutta una serie di strumenti che, ad esempio connettendosi a un CRM, garantiscono un accesso facile, diretto e strutturato a tutte quelle informazioni che possiamo ricavare dal momento in cui il nostro destinatario riceve l’email, a quello in cui si sofferma sui contenuti, a quello in cui interagisce con le call to action e con gli altri contenuti non statici presenti.

Non solo, i sistemi di Email Automation consentono ben più che la raccolta dati: contenuti dinamici su misura, pianificazione del workflow di interazione, schedulazione delle campagne mail in base alle abitudini della audience.

 

L’email, non si può negare, sta vivendo oggi un momento di grande importanza. Gli strumenti e i possibili vantaggi che ne possiamo ricavare sono notevoli. Altrettanto notevole, però, è la responsabilità che dobbiamo mettere in opera: creare contenuti interessanti, curare la relazione, insomma produrre e offrire valore per i nostri lettori.

Photo by Daria Shevtsova from Pexels

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