CAPTCHA: prove your humanity
I CAPTCHA sono misure di sicurezza molto importanti perché evitano che i bot possano raccogliere informazioni o inviare messaggi senza permesso. Ma qual è l’origine di questo acronimo? Scoprilo qui!
- Chapcha, rechap, chapchap…
- Aspetta, cosa? Si dice CAPTCHA!
Per CAPTCHA (che, attenzione, si pronuncia [?kæp.t??]) si intende una misura di sicurezza informatica progettata per verificare, tramite un semplice test, se dall’altra parte del PC si nasconde una persona in carne e ossa oppure un bot.
I CAPTCHA sono molto importanti perché evitano che i cosiddetti bot – automatismi malevoli che scandagliano la rete alla ricerca di form ed email – possano raccogliere informazioni o inviare messaggi senza permesso, permettendo così attività di spam. Attualmente non esiste un software sufficientemente sofisticato da decifrare un codice alfanumerico o effettuare un semplice calcolo (o comunque non è disponibile per l’utente medio), quindi se un sistema è in grado di farlo è probabile che sia un essere umano. In altre parole, questo sistema è un passo importante per la sicurezza e l’usabilità di un sito web.
ORIGINE
CAPTCHA è l’acronimo inglese di Completely Automated public Turing test to tell Computers and Humans Apart. Il test di Alan Turing (1912-1954), al quale si riferisce l’acronimo, consisteva nel riconoscere se, attraverso una serie di domande e risposte, una macchina fosse in grado di sostituirsi ad un essere umano, fornendo quindi risposte perfettamente equiparabili a quelle di un soggetto pensante.
Non a caso la pronuncia fonetica assomiglia all’espressione Caught you!, che significa Beccato!
IL GIOCO DELL’IMITAZIONE
Il test di Turing è una specie di gioco che coinvolge tre individui: A, B e C.
Al partecipante C viene dato il compito, attraverso una serie di domande, di indovinare il genere di A e B. A loro volta, anche A e B hanno dei compiti: A deve cercare di ingannare C e B, al contrario, deve provare ad aiutarlo nella risoluzione del quesito. Affinché C non possa disporre di alcun indizio (come ad esempio la grafia la voce), le risposte alle domande di C devono essere dattiloscritte o trasmesse in maniera similare.
A questo punto Turing ipotizza la sostituzione della persona A con una macchina. Se nel corso dell’esperimento, C non si accorge di questa sostituzione, allora A, che è una macchina, potrà essere considerata intelligente tanto quanto un essere umano e pertanto indistinguibile da esso.
Le macchine possono quindi sostituirsi a un essere umano?
Nonostante siano passati ormai molti anni, la logica e la riflessione che sta alla base del test di Turing è ancora oggi attuale, come dimostrato dagli enormi passi avanti nel campo della robotica e più ingenerale dell’intelligenza artificiale.
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CAPTCHA: prove your humanity
- Chapcha, rechap, chapchap…
- Aspetta, cosa? Si dice CAPTCHA!
Per CAPTCHA (che, attenzione, si pronuncia [?kæp.t??]) si intende una misura di sicurezza informatica progettata per verificare, tramite un semplice test, se dall’altra parte del PC si nasconde una persona in carne e ossa oppure un bot.
I CAPTCHA sono molto importanti perché evitano che i cosiddetti bot – automatismi malevoli che scandagliano la rete alla ricerca di form ed email – possano raccogliere informazioni o inviare messaggi senza permesso, permettendo così attività di spam. Attualmente non esiste un software sufficientemente sofisticato da decifrare un codice alfanumerico o effettuare un semplice calcolo (o comunque non è disponibile per l’utente medio), quindi se un sistema è in grado di farlo è probabile che sia un essere umano. In altre parole, questo sistema è un passo importante per la sicurezza e l’usabilità di un sito web.
ORIGINE
CAPTCHA è l’acronimo inglese di Completely Automated public Turing test to tell Computers and Humans Apart. Il test di Alan Turing (1912-1954), al quale si riferisce l’acronimo, consisteva nel riconoscere se, attraverso una serie di domande e risposte, una macchina fosse in grado di sostituirsi ad un essere umano, fornendo quindi risposte perfettamente equiparabili a quelle di un soggetto pensante.
Non a caso la pronuncia fonetica assomiglia all’espressione Caught you!, che significa Beccato!
IL GIOCO DELL’IMITAZIONE
Il test di Turing è una specie di gioco che coinvolge tre individui: A, B e C.
Al partecipante C viene dato il compito, attraverso una serie di domande, di indovinare il genere di A e B. A loro volta, anche A e B hanno dei compiti: A deve cercare di ingannare C e B, al contrario, deve provare ad aiutarlo nella risoluzione del quesito. Affinché C non possa disporre di alcun indizio (come ad esempio la grafia la voce), le risposte alle domande di C devono essere dattiloscritte o trasmesse in maniera similare.
A questo punto Turing ipotizza la sostituzione della persona A con una macchina. Se nel corso dell’esperimento, C non si accorge di questa sostituzione, allora A, che è una macchina, potrà essere considerata intelligente tanto quanto un essere umano e pertanto indistinguibile da esso.
Le macchine possono quindi sostituirsi a un essere umano?
Nonostante siano passati ormai molti anni, la logica e la riflessione che sta alla base del test di Turing è ancora oggi attuale, come dimostrato dagli enormi passi avanti nel campo della robotica e più ingenerale dell’intelligenza artificiale.