AI: l’intelligenza artificiale nero su bianco
Supervisione umana, privacy e trasparenza: ecco dove servono regole per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Nel corso del 2018 il dibattito sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale si è fatto sempre più vivo. Basti pensare a quanto questa tecnologia stia influenzando la nostra società: dall’uso di assistenti vocali, all’utilizzo di chatbot per il customer care e strumenti predittivi del nostro comportamento online… non esiste nessuna area che non ne possa trarre vantaggio.
Il digitale è cambiato per sempre e il ruolo ricoperto dall’AI sarà sempre più preponderante.
Per questa ragione, lo scorso dicembre, l’Europa ha redatto un documento chiamato Ethics Guidelines for Trustworthy AI contenente una serie di regole che i futuri sistemi di intelligenza artificiale dovrebbero rispettare, soprattutto in previsione delle possibili implicazioni etiche e giuridiche che tale tecnologia avrà nella nostra vita.
7 regole per un uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale
1. Supervisione umana
L’AI non deve sostituire l’uomo. L’uomo deve godere di piena autonomia e soprattutto deve essere in grado di intervenire o supervisionare ogni decisione presa.
2. Solidità tecnica e sicurezza
L’AI deve essere sicura e affidabile. Questo significa che non deve essere facilmente compromessa da attacchi esterni, ma soprattutto deve essere affidabile. Immagina un chatbot che non capisce la domanda che gli viene posta!
3. Privacy e governance dei dati
Il nuovo regolamento europeo sulla privacy ha portato non pochi cambiamenti in materia di protezione dei dati personali. Per questo motivo anche i dati raccolti dai sistemi di AI devono essere custoditi nel rispetto dell’utente: non devono essere accessibili a chiunque e non devono essere facili da rubare.
4. Trasparenza
Al contrario, però, i dati utilizzati per creare un sistema di intelligenza artificiale devono essere accessibili e, cosa ancora più importante, le informazioni da questi generate devono essere comprese e tracciate dagli esseri umani.
5. Diversità, non discriminazione ed equità
I servizi forniti dall’AI devono essere fruibili da tutti, indipendentemente dall’età, dal genere, fede religiosa o altre caratteristiche.
6. Benessere ambientale e sociale
Ultimamente si parla moltissimo di tematiche legate alla sostenibilità ed è per questo che l’AI deve essere utilizzata per influenzare un cambiamento positivo nella società, incoraggiando al contempo l’adozione di comportamenti ecologicamente responsabili.
7. Responsabilità
Chi risponde delle azioni compiute dall’AI? Sebbene sia in grado di svolgere molti compiti in autonomia, questa tecnologia risponde sempre all’essere umano. È quindi necessario rendere disponibili meccanismi capaci di assicurare che vi siano responsabili per questi sistemi e i suoi risultati.
Gli impatti che l’intelligenza artificiale avrà sul lavoro e sulla nostra società costituiscono una sfida decisiva che, se affrontata in modo consapevole, potrebbe generare notevoli opportunità di crescita, sia nelle singole realtà che ne beneficiano, sia nei Paesi che adotteranno normative adeguate.
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